La Riabilitazione Vestibolare
La riabilitazione vestibolare è una modernissima e splendida
metodica che permette all'Otoneurologo di risolvere, spesso
in modo definitivo o, in ogni caso, di attenuare di molto,
i problemi di disequilibrio cronico che affliggono molte
persone colpite da patologie vestibolari sia periferiche
che centrali.
Una corretta riabilitazione infatti consente di ridare
a pazienti con pessime qualità di vita (la mancanza di
equilibrio è una condizione altamente invalidante) condizioni
di vita nettamente migliori.
La maggior parte dei problemi di disequilibrio è legata
ad una serie di patologie (vedi pagine precedenti) che
determinano disfunzioni di vario grado sia a carico del
sistema nervoso centrale che periferico; in quest'ultimo
caso soprattutto a carico dell'apparato vestibolare (l'organo
dell'equilibrio) vale a dire del principale sistema sensoriale
utilizzato dall'organismo per regolare la postura, cioè
la corretta posizione del corpo nello spazio, cioè, in
una parola, l'equilibrio.
La strategia riabilitativa è finalizzata, in funzione
del danno esistente e delle patologie in atto, a riprogrammare
l'apparato dell'equilibrio per far sì che il cervello
possa utilizzare non il sistema vestibolare (mal funzionante)
ma, in sua vece, altri sistemi sensoriali ancora funzionanti.
Il mantenimento della corretta postura si basa infatti
su informazioni che provengono per la maggior parte dal
sistema vestibolare.
Tali informazioni vengono inviate ai nuclei vestibolari
che, a loro volta, le trasmettono al cervello.
In realtà ai nuclei vestibolari non giungono unicamente
informazioni labirintiche, ma anche segnali che provengono
dall'apparato visivo e propriocettivo.
Mentre tutti conoscono la funzione visiva e ne intuiscono
l'importanza ai fini del mantenimento dell'equilibrio,
pochi conoscono l'apparato propriocetivo.
Che cos'è la propriocezione?
Per chiarire questo concetto mi avvarrò di un semplice
esempio: in questo momento sono seduto ad un tavolo con
le gambe incrociate e sto scrivendo al computer, ma non
ho bisogno di guardarmi le gambe per conoscerne la posizione.
Come mai ?
La spiegazione sta nel fatto che dai tendini, dai muscoli
e dalle articolazioni, partono continuamente informazioni
che raggiungono il cervello e lo informano di come è disposto
il corpo nello spazio.
Questa è la propriocezione, cioè quella funzione sensoriale
che, sfruttando prevalentemente le sollecitazioni indotte
dalla forza di gravità, informa costantemente il cervello
sulla posizione del corpo nello spazio.
In condizioni normali il cervello per mantenere l'equilibrio
utilizza quasi esclusivamente informazioni provenienti
dall'apparato vestibolare; gli altri imput sensoriali
(visivi e propriocettivi) hanno unicamente un ruolo di
completamento dell'informazione, e quindi una funzione
del tutto marginale.
Appare pertanto logico che qualora si verifichi un danno
labirintico il paziente manifesti disequilibrio o vertigine.
In questo caso infatti non possono più arrivare al cervello
le fondamentali informazioni vestibolari ed il sistema
nervoso centrale può utilizzare unicamente informazioni
visive e propriocettive, vale a dire informazioni a cui
era uso assegnare scarsa rilevanza.
Il risultato di tutto ciò è che il sistema posturale
non è in grado di funzionare in modo corretto.
E' proprio a questo livello che si inserisce la riabilitazione
vestibolare; tale tecnica infatti, mediante una serie
di esercizi e condizionamenti, insegna al cervello ad
utilizzare per il mantenimento dell'equilibrio non le
informazioni vestibolari ma le informazioni visive e propriocettive.
Quando si riesce a raggiungere tale obiettivo il problema
della mancanza di equilibrio è in gran parte risolto.
Infatti il cervello, avendo imparato ad utilizzare informazioni
provenienti da sistemi sensoriali integri (visivo e propriocettivo),
può nuovamente elaborare una corretta strategia posturale
e quindi di garantire al paziente un equilibrio del tutto
soddisfacente.